Nella riunione del Coaching Club Lazio del 30 Marzo 2019, Danila Mignardi, Psicologa del lavoro, Rebirther e Business/Executive Coach, ha tenuto un workshop sull’intelligenza emotiva, una delle 10 competenze del futuro secondo il World Economic Forum.
L’idea di riflettere su questa tematica è nata sia per rafforzare sempre più l’intelligenza emotiva di noi coach, sia per ampliare gli strumenti a disposizione sull’argomento nella gestione di coachee interessati a potenziare l’IE. La necessità di una buona intelligenza emotiva, infatti, cresce con la responsabilità che la persona si assume nell’ambito professionale, in particolare quando è alla guida di un gruppo.
Lavorare sull’intelligenza emotiva e in particolare sugli aspetti comuni a tutti i modelli di i.e., ovvero sulla stima e la consapevolezza di sè e degli altri, apre strade di miglioramento della propria vita che danno una fondamentale “marcia in più”.
È stata una giornata piena di riflessioni, stimoli e sperimentazioni volte alla messa a terra di concetti fondamentali nella relazione interpersonale.
I punti trattati sono legati al Modello dei 5 fattori di Intelligenza Emotiva:
1. Consapevolezza di sé,
2. Gestione delle emozioni
3. Automotivazione (Intelligenza Intra-personale)
4. Gestione relazionale/Empatia,
5. Coaching emotivo/Influenza sociale (Intelligenza Inter-personale).
I 5 punti sono stati analizzati sia riprendendo gli spunti di Goleman sia implementando con gli studi delle scienze di ultima frontiera, quali le neuroscienze, l’epigenetica, la biofisica.
Consapevolezza
Abbiamo iniziato con una riflessione sulla “Presenza” e lo stare nel “qui ed ora” sperimentando poi sia una meditazione che una tecnica di respirazione consapevole, volte a potenziare la centratura personale. A seguire abbiamo fatto un esercizio che aveva l’obiettivo di aiutarci a mettere a fuoco lo Stato Presente e lo Stato Desiderato. Abbiamo sperimentato la tecnica del Visioning, strumento che viene attualmente utilizzato in molti campi: dallo sport, all’aiuto delle persone che hanno problematiche oncologiche. È ormai accertato che utilizzare questa metodologia comporta molti aspetti positivi, rafforza la motivazione, dà maggiore forza e convinzione nel raggiungimento dei propri obiettivi. Goleman ha fatto una serie di esperimenti con persone che praticano regolarmente esercizi di visualizzazione e ha riscontrato che questo tipo di pratica aiuta a focalizzarsi di più sui propri obiettivi, offrendo maggiore concretezza agli obiettivi che ci si pongono; in più l’utilizzo regolare di questi esercizi ha anche effetti benefici sull’organismo: si riesce, per esempio, a resistere meglio agli stressor che la vita ci pone quotidianamente di fronte.
Gestione delle emozioni
Abbiamo parlato del funzionamento della mente conscia e inconscia, di come e quanto si possa lavorare su entrambe e degli impatti fisici che ne derivano secondo gli ultimi studi di epigenetica. Vari spunti di riflessione sono arrivati dall’analisi della realtà oggettiva e soggettiva e dallo sperimentare come le azioni che facciamo e le emozioni che proviamo siano collegate ai nostri pensieri che, altro non sono che abitudini.
Tra i vari spunti ci siamo soffermati a riflettere anche sulle differenze tra emozioni e sentimenti o su come possano cambiare velocemente i nostri “sentire” in base alla mimica del nostro volto. Per entrare ancora più a fondo nella Gestione delle Emozioni abbiamo fatto anche esercizi attraverso uno strumento di biofeedback che ci ha fatto toccare con mano come ottenere un buon livello di equilibrio psicofisico e di Coerenza Cardiaca.
Automotivazione
Abbiamo riflettuto su come possiamo suggestionare la mente inconscia tramite la scelta di pensieri di buona qualità, usando la tecnica delle affermazioni e portando l’attenzione al proprio dialogo interno e alla voce interiore positiva.
Abbiamo condiviso diverse riflessioni su come creare affermazioni potenzianti affinché vengano accettate di buon grado dalla nostra mente inconscia. Sono arrivati anche spunti sull’importanza di costruire una rete di sostegno efficace, di visualizzare un mentor e di creare un ambiente favorevole e piacevole, collegato agli apprendimenti millenari dei 4 elementi “fuoco, aria, terra, acqua”.
Gestione relazionale
Qui abbiamo riflettuto sulla capacità di comprendere le emozioni dell’altro, di cogliere i suoi stati d’animo con empatia, per poter gestire efficacemente le relazioni e costruire una rete professionale e personale di successo. I fattori da presidiare sono molti e alla base c’è sicuramente il costruire la fiducia/complicità, su cui abbiamo fatto anche un interessante esercizio. La gestione relazionale comporta inoltre una reciprocità di sostegno, un chiedere conferma sulle proprie percezioni sui bisogni degli altri, le abilità di ascolto attivo ed empatia.
Coaching emotivo e influenza sociale
Qui siamo entrati in uno degli aspetti salienti del coaching, la capacità di aiutare gli altri a sviluppare le loro capacità emotive.
A sostegno degli apprendimenti della giornata, come sempre accade nel CCLazio, abbiamo condiviso, buon cibo, risate e tanta voglia di crescere insieme.
The post Il Coaching e l’Intelligenza Emotiva appeared first on AICP - Associazione Italiana Coach Professionisti.